NBA Playoff preview: le 8 serie del primo turno

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Dallas Mavericks (4) vs Utah Jazz (5)

In avvicinamento al primo round tra Dallas Mavericks e Utah Jazz, le due squadre arrivano con un ritmo differente. I primi hanno collezionato il secondo miglior record in NBA dopo la pausa per l’All-Star Game (17 vittorie e 6 sconfitte). Nello stesso periodo, i Jazz hanno vinto 13 gare su un totale di 24. Il lavoro di Jason Kidd nel responsabilizzare ognuno dei suoi giocatori ha pagato dividendi. In particolare, dal punto di vista difensivo, dove i Dallas Mavericks hanno chiuso la stagione con il settimo miglior dato nella lega. Quanto a Utah, il futuro della franchigia potrebbe essere deciso in questa post-season. Capire se Mitchell e Gobert possono realmente essere una fondamento robusta su cui costruire. Al momento, la squadra di Quin Snyder arriva con qualche crepa nella sua struttura: nessuno in stagione ha perso più gare dei Jazz quando si trovava in una situazione di vantaggio di almeno 10 punti nel quarto periodo (6).

Sarà decisamente la serie del duello tra Luka Doncic e Donovan Mitchell. Entrambi, seppur giovani, hanno mostrato un’abilità balistica di altissimo livello. Lo sloveno dei Mavericks (augurando un pronto rientro nel corso della serie) in due stagioni ai playoff ha registrato 33.5 punti, 8.8 rimbalzi e 9.5 assist a partita, con il 49.4% dal campo ed il 39.2% da tre punti. Quanto a Mitchell, se consideriamo i giocatori nella storia NBA con almeno 25 gare giocate ai playoff, i suoi 29.8 punti di media sono il quinto dato più alto. Entrambi fondano gran parte del loro gioco su due aspetti: penetrazioni al ferro (Doncic secondo in NBA, Mitchell dodicesimo) e tiri da tre punti dal palleggio (Doncic primo, Mitchell quinto).

Un tema di elevato interesse sarà il rendimento di Rudy Gobert. Il principale elemento che differenzia Mavericks e Jazz è la capacità di giocare con un quintetto piccolo. Dopo la trade che ha visto partire Kristaps Porzingis, il passaggio a Dwight Powell da centro ha permesso di svoltare l’efficacia difensiva. I cinque titolari sono in grado di cambiare su ogni situazione e difendere con agilità il perimetro, rendendo Dallas la quarta squadra nella lega per percentuale dal campo più bassa concessa all’avversario da tre punti. Al contrario, gli Utah Jazz non sono riusciti a trovare un assetto piccolo che colmi il vuoto lasciato da Gobert quando non sale a difendere ma resta a copertura dell’area. A loro svantaggio, il problema nel problema è il rendimento di squadra quando il centro francese non è in campo, che è tra i peggiori nell’intera NBA. Questo aspetto sarà cruciale nelle dinamiche della serie.

Entrambe le squadre fanno affidamento sul posizionare in campo tiratori attorno alle proprie stelle, che attraggono l’aiuto della difesa e cercano di creare tiri aperti. Sia i Dallas Mavericks che gli Utah Jazz sono infatti tra le prime dieci squadre nella lega per penetrazioni effettuate e triple tentate in catch-and-shoot. Mentre i primi possono però avere giocatori in grado di sfruttare il tiro dalla media distanza come Doncic, Dinwiddie e Brunson, Utah sopravvive con il tiro da tre punti. Quando la squadra ha chiuso una gara con il 37% o più da dietro l’arco, hanno ottenuto 25 vittorie e 9 sconfitte. Se la percentuale scende sotto questa soglia, il record è 24-24.

La chiave per Dallas sarà la tenuta offensiva quando Luka Doncic non sarà in campo. In 23 gare con la sua nuova maglia, Spencer Dinwiddie ha tenuto ottime medie: 15.8 punti, 3.1 rimbalzi e 3.9 assist con il 40.4% da tre punti (massimo in carriera). Se riuscirà a trasportare questo impatto anche ai playoff, Dallas potrà contare su un prezioso backup di Doncic, oltre che sfruttare minuti in cui entrambi saranno in campo. Gli Utah Jazz dovranno pareggiare il livello di gioco che Donovan Mitchell offrirà, e il giocatore che più può avvicinarsi è Mike Conley. Un veterano dei playoff. Seppur il suo rendimento è sotto la soglia abituale, sarà vitale rivedere la sua aggressività, trattandosi di uno dei pochi giocatori in grado di creare tiri dal palleggio da più zone di campo. Nella passata edizione, il suo contributo offensivo ha subito un calo passando dalla regular season alla post-season (da 16.2 a 15.3), e questo tema potrà definire molto della tenuta degli Utah Jazz per l’intera corsa.