NBA Playoff preview: le 8 serie del primo turno

preview-primo-turno-nba-playoff-2022

Milwaukee Bucks (3) vs Chicago Bulls (6)

Con il proseguo della stagione, diversi ostacoli si sono presentati sul cammino dei Chicago Bulls. Sino al giorno di Natale avevano il quinto miglior record nella lega, mentre hanno chiuso la regular season con la sesta percentuale di vittorie più bassa dopo l’All-Star Game. L’infortunio di Lonzo Ball è la prima causa, perchè ha forzato la ricerca di un gioco fatto meno di transizione e tiri da tre punti (i Bulls sono ultimi in NBA per tentativi da tre punti). Ad ogni modo, il raggiungimento dei playoff dal 2017 è il primo traguardo, a cui però la franchigia intendeva presentarsi con maggior potenza. Il trascorso dei Chicago Bulls è fatto di fatiche e sconfitte contro chi ha concluso davanti in classifica. Il record di una vittoria e 14 sconfitte contro le top-4 della propria Conference è il secondo peggiore dal 1984 per una squadra qualificata ai playoff.

In quattro confronti tra le due squadre, DeMar DeRozan ha registrato 31.3 punti, 4.0 rimbalzi e 4.0 assist a partita. La stagione della sua rivincita personale sarà l’ancora di salvataggio per innalzare le possibilità dei Chicago Bulls contro i campioni NBA. Se l’abilità di DeRozan di mettere punti a referto ha certificato il suo status come uno dei migliori attaccanti nella lega, la capacità di lettura per liberarsi del pallone cercando compagni aperti potrà apportare ritmo all’intero collettivo. Il cardine per la resistenza difensiva sarà l’atteggiamento in transizione, perché i Milwaukee Bucks sono la seconda squadra che maggiormente utilizza l’attacco veloce. I Bulls sono però la quarta peggior difesa per punti per possesso concessi, e se non verrà innalzato il metaforico muro contro Giannis Antetokounmpo, sorgeranno gravi complicazioni.

Alla prima esperienza ai playoff, Zach LaVine potrà mostrare la sua forza anche in palcoscenici più prestigiosi, ed arricchire la sua causa per ottenere la massima estensione contrattuale con i Chicago Bulls. Per quanto stia giocando sopra un dolore al ginocchio da tempo, non ha arretrato di fronte a ciò che la squadra ha costruito sino a questo momento. L’arrivo di DeRozan e i problemi fisici hanno compromesso le sue statistiche individuali (-3.0 punti di media rispetto la passata stagione, -3.1% dal campo e -3.0% da tre punti), ma è lecito attendersi un rinnovato Zach LaVine, quantomeno a livello di spirito ed atteggiamento.

I Milwaukee Bucks, campioni NBA in carica, non sono spesso finiti sotto il radar di osservazione, quasi con la consapevolezza che si sarebbero fatti trovare pronti. La passata stagione, hanno compiuto una trasformazione decisiva per la conquista del titolo. L’efficienza difensiva, da nona in regular season, è passata a prima in post-season. Mentre Khris Middleton è in grado di accendersi quando sale il livello di pressione, passando da 20.4 punti a 23.6 di media in sede di playoff. Con il rientro di Brook Lopez, i Milwaukee Bucks dispongono nuovamente di uno dei migliori protettori del ferro nella lega. E assieme a questo, quella attuale appare la versione di Giannis Antetokounmpo più dominante e completa mai vista.

In corsa per MVP e Defensive Player of the Year, il suo bagaglio offensivo si è ampliato ancora di più. Oggi Giannis è in grado di essere infermabile sia da primo portatore di palla, che da bloccante, dove ha il settimo dato più alto di punti per possesso nel pick-and-roll in tutta la lega (1.34). Sia Bucks che Bulls sono tra le prime quattro squadre per percentuale totale di canestri che non vengono assistiti. Il fattore a vantaggio della squadra di Budenholzer è doppio: tanto la presenza di ottimi attaccanti in uno contro uno, quanto di difensori sulla palla per arginare i giocatori dei Bulls. A partire da Jrue Holiday, che in quattro sfide in stagione ha tenuto DeMar DeRozan a 11/27 dal campo.

Con il ritorno di Brook Lopez, Bobby Portis riprenderà a vestire il ruolo di sesto uomo, già decisivo negli scorsi playoff. Non è da escludere che questo significhi un decremento nel suo impiego in termini di minutaggio. In quanto è in grado di offrire versatilità difensiva in un ipotetico quintetto piccolo con Antetokounmpo da centro, oltre che essere un affidabile tiratore da dietro l’arco (39.3% in stagione, 40.2% dagli angoli). I Bucks restano la squadra da deprivare del titolo, ma sono stati in grado di perfezionare un roster già in grado di condurre a quel titolo NBA che mancava da 40 anni.